Dal punto di vista strettamente liturgico, la campana è sempre stata presente all’interno delle funzioni religiose, con la finalità principale di andare a rimarcare aspetti salienti della funzione o del sermone dell’oratore.

Il suono della campana durante la messa: qual è la sua funzione nella liturgia?

La campana è una delle componenti che rendono davvero caratteristica una funzione religiosa. Concettualmente, quando immaginiamo qualcosa di spirituale o che ci colleghi con una dimensione diversa rispetto a quella in cui normalmente siamo, tendiamo ad associare il tintinnio delle campane a qualcosa di estatico e di sovrannaturale, in grado di connetterci con le nostre divinità.

Dal punto di vista strettamente liturgico, la campana è sempre stata presente all’interno delle funzioni religiose, con la finalità principale di andare a rimarcare aspetti salienti della funzione o del sermone dell’oratore. Ogni evento saliente o circostanza particolare in chiesa viene annunciato dal suono di una campana; che si tratti di un funerale, di un matrimonio o di una delle funzioni che normalmente scandiscono la quotidianità delle giornate di chi segue la messa ed i dettami della religione cattolica, il suono della campana coi suoi rintocchi può simboleggiare a volte allegria, altre volte invece suscitare sentimenti di introspezione. Dal punto di vista dei fedeli che ascoltano la funzione ed a questa si ispirano, la campanella che suona durante la messa simboleggia il momento di celebrazione massima del rito, il pathos che cresce nei cuori di chi si accinge ad assorbire dentro di sé la parola di Cristo ed il suo volere.

Un utilizzo frequente del suono del campanello durante le funzioni contemplate dalla religione cristiana è quello relativo al momento in cui il sacerdote che sta officiando la funzione pronuncia il Sanctus durante la messa letta; l’utilizzo del campanello non è contemplato nella funzione cosiddetta della messa solenne. 

La campana e il campanello, le differenze e le similitudini

Se la campana, coi suoi rintocchi, rende del tutto riconoscibile la celebrazione religiosa che si sta consumando nelle mura della chiesa - dal momento che i rintocchi della campana funebre sono del tutto differenti da quelli che contraddistinguono la fine della funzione normale della messa, ad esempio - anche i campanelli, che vengono utilizzati frequentemente durante le funzioni religiose classiche e sempre in quelle ufficiali, hanno un loro crisma ricco di simbolismo e di tradizione. Nella celebrazione della messa in lingua latina, ad esempio, venivano utilizzati per segnalare agli astanti il momento della consacrazione. Nelle funzioni religiose moderne, invece, che sono recitate in lingua corrente, il suono della campanella viene utilizzato per segnalare i punti salienti della liturgia, oltre ad essere parte del cerimoniale che anticipa l’ostensione del pane e del vino successivamente all’operazione di consacrazione di questi. Un altro utilizzo frequente della campanella durante la funzione religiosa è quello relativo al momento in cui il prelato concede la comunione con Cristo ai credenti; un discepolo correttamente addestrato segnala ai credenti in procinto di prendere la comunione il momento esatto in cui verrà effettuato il passaggio, caricando il momento di pathos e grande partecipazione da parte del credente.

L’utilizzo del campanello per la liturgia, per quanto non codificato e quindi non ufficiale nell’utilizzo in tutte le chiese, viene considerato una componente affascinante di tutte le funzioni religiose nelle quali viene utilizzato, in grado di richiamare l’attenzione dell’auditorio sul tema trattato, incentivare la partecipazione delle persone in ascolto e siglare con il tintinnio metallico, che dai Vangeli è associato al suono che fanno gli angeli, il momento di connessione tra la realtà terrena dell’individuo e la congiunzione con il Padre spirituale.